Distribuzione carico genitoriale
Tempo fa, su Instagram, ho chiesto ai genitori se secondo loro le madri hanno un ruolo preminente nella cura dei figli.
La netta maggioranza (in questo campione) ha detto no, tuttavia c’era una quota non trascurabile di chi ritiene la madre fondamentale almeno per il primo anno di vita, e più piccola ancora fino al terzo anno.
Quindi mi sono proposta di approfondire la tematica.
Partiamo dal capire di cosa stiamo parlando.
La distribuzione del carico genitoriale si riferisce alla suddivisione delle responsabilità, dei compiti e del lavoro richiesto per crescere i figli all’interno della famiglia. Questa distribuzione può riguardare sia gli aspetti pratici (ad esempio, la cura fisica del bambino, la gestione della casa, le attività scolastiche ed extrascolastiche) sia quelli emotivi (supporto, educazione e costruzione di una relazione affettiva).
Fattori che influenzano la distribuzione del carico genitoriale:
- Modelli culturali e sociali: Le norme sociali possono influire sul modo in cui le famiglie percepiscono il ruolo dei genitori (es. madri più coinvolte nella cura diretta e padri più focalizzati sul lavoro).
- Orari di lavoro: Se uno dei genitori lavora a tempo pieno o con orari non flessibili, spesso l’altro assume un ruolo più centrale nella cura dei figli.
- Abilità e preferenze personali: Alcuni genitori potrebbero preferire determinati compiti (es. cucinare o fare sport con i bambini) e dividersi le responsabilità in base alle competenze.
- Situazioni familiari: Famiglie monoparentali, famiglie allargate o dinamiche diverse possono richiedere una distribuzione più creativa del carico.
Sfide nella distribuzione del carico genitoriale:
- Carico mentale: Anche quando i compiti pratici sono equamente suddivisi, uno dei genitori può sentirsi più responsabile della pianificazione.
- Squilibrio emotivo: Uno dei due genitori potrebbe sentirsi sopraffatto se il carico non è distribuito equamente.
- Impatto sul lavoro e sulla carriera: Spesso, il genitore che assume la maggior parte del carico genitoriale può avere meno opportunità di avanzamento professionale.
La distribuzione equa del carico genitoriale non solo favorisce l’equilibrio familiare, ma contribuisce anche al benessere dei bambini, che crescono in un ambiente di collaborazione e rispetto reciproco.
Strategie per una distribuzione equilibrata:
- Comunicazione aperta: Discutere regolarmente su come migliorare la gestione delle responsabilità.
- Liste e pianificazioni: Utilizzare strumenti come calendari condivisi per dividere compiti e impegni.
- Coinvolgere i figli: In base alla loro età, i bambini possono contribuire, rendendo il carico complessivo più gestibile.
- Flessibilità: Riconoscere che le esigenze cambiano con il tempo e adattarsi di conseguenza.
- Condivisione del carico mentale: Delegare non solo i compiti pratici, ma anche la pianificazione e la gestione.
Modelli culturali occidentali
I modelli culturali occidentali influenzano la distribuzione del carico genitoriale e sono profondamente radicati nelle tradizioni storiche, nei cambiamenti economici e sociali e nelle aspettative di genere. Tuttavia, negli ultimi decenni, questi modelli hanno subito trasformazioni significative, sebbene molti elementi tradizionali siano ancora presenti.
1. Modello tradizionale: madre caregiver e padre breadwinner
- Origini: Questo modello, prevalente nel XX secolo, si basa sull’idea che la madre sia la principale responsabile della cura dei figli e delle faccende domestiche, mentre il padre provvede al sostentamento economico.
- Impatto sulla distribuzione: Il carico emotivo e pratico della genitorialità ricade quasi interamente sulle madri, con i padri spesso più distanti dalle attività quotidiane dei figli.
- Persistenza: Questo modello è ancora presente in alcune famiglie e comunità, soprattutto dove le aspettative di genere tradizionali rimangono forti.
2. Modello egalitario emergente
- Caratteristiche: Negli ultimi decenni, in molti paesi occidentali, si è affermata l’idea di una genitorialità condivisa, in cui entrambi i genitori dividono equamente le responsabilità domestiche e genitoriali.
- Fattori trainanti:
- Aumento della partecipazione femminile al lavoro.
- Maggiore consapevolezza sull’importanza del coinvolgimento paterno nello sviluppo dei figli.
- Politiche di congedo parentale che incentivano la partecipazione dei padri.
- Impatto sulla distribuzione: In questo modello, entrambi i genitori contribuiscono sia finanziariamente che emotivamente, riducendo il divario di genere nel carico genitoriale.
3. Modello della madre superwoman
- Descrizione: Anche nelle famiglie in cui la madre lavora, spesso continua a svolgere la maggior parte delle responsabilità domestiche e di cura. Questo porta a una sorta di “doppio lavoro” per le donne.
- Impatto sulla distribuzione: Le madri si trovano spesso sovraccariche, mentre il coinvolgimento dei padri, pur aumentando, rimane generalmente inferiore.
Fonti: The role of father in child development , Michael E. Lamb, 1987
Quindi perché permangono gli squilibri?
- Stereotipi di genere: Le donne sono ancora percepite come più “naturali” nella cura dei figli, mentre gli uomini come più adatti ai ruoli di leadership e sostegno economico.
- Modelli familiari intergenerazionali: Le famiglie tendono a replicare i ruoli che hanno osservato nei propri genitori.
- Aspettative sociali: Le madri sono spesso giudicate più severamente quando delegano o condividono le responsabilità, mentre i padri ricevono più lodi per il loro coinvolgimento.
Nonostante i progressi, molti padri coinvolti sperimentano un confine culturale invisibile: aspettative non dette che li scoraggiano dall’assumersi maggiori responsabilità domestiche. D’altro canto, le madri che cercano di “mollare il controllo” spesso lottano contro un senso di colpa radicato culturalmente.
In sintesi, i modelli culturali occidentali riflettono un continuo passaggio da un paradigma tradizionale a uno più equo. Tuttavia, le aspettative di genere e le strutture sociali continuano a influenzare significativamente la distribuzione del carico genitoriale. Questo deve essere il nostro impegno: mantenere alto l’interesse e il dialogo verso una distribuzione dei compiti, non solo dal punto di vista concreto (ovviamente fondamentale) ma anche nella nostra visione e “giudizio” di cosa ci rende “brave mamme”
Consigli di lettura: Il tempo dei padri, Sara Blaffer Hrdy
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